Il nuovo Patent Box


Lo scorso 15 febbraio è stato pubblicato il provvedimento di Agenzia delle Entrate N. 48243/2022 che ha reso operativa la nuova edizione del Patent Box, introdotta dal Decreto fiscale (D.L. 146/2021, art.6) e ridefinita dalla Legge di Bilancio 2022 (L. 234/2021, art.1, commi 10-11), in sostituzione dell’abrogato Patent Box risalente al 2015.

Il nuovo incentivo prevede una maggiorazione del 110% del recupero delle spese sostenute dall’azienda per lo sviluppo, l’accrescimento, il mantenimento, la protezione e lo sfruttamento dei beni immateriali agevolabili, consentendone così una più ampia deducibilità ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP.

AMBITO

I beni immateriali – utilizzati direttamente o indirettamente nello svolgimento dell’attività d’impresa da parte dei soggetti interessati – sono i seguenti:

a) software protetto da copyright;
b) brevetti industriali – ivi inclusi: i brevetti per invenzione, le invenzioni biotecnologiche e i relativi certificati complementari di protezione e i brevetti per modello d’utilità, nonché i brevetti e certificati per varietà vegetali e le topografie di prodotti a semiconduttori;
c) disegni e modelli giuridicamente tutelati;
d) due o più beni immateriali tra quelli indicati nelle precedenti lettere da a) a c), collegati tra loro da un vincolo di complementarietà, tale per cui la realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti o di un processo o di un gruppo di processi sia subordinata all’uso congiunto degli stessi.

BENEFICIARI

L’agevolazione è rivolta a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione e dal settore produttivo di appartenenza, incluse le stabili organizzazioni in Italia di residenti in Paesi con i quali è in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e con i quali lo scambio di informazioni è effettivo.

COME ACCEDERE

I soggetti che intendono optare per il nuovo patent box devono comunicarlo nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta al quale si riferisce; l’opzione ha durata quinquennale ed è irrevocabile e rinnovabile.

COSA PREVEDE

Possono beneficiare della maggiore deducibilità fiscale – nella misura del 110% – i “costi di ricerca e sviluppo”. Il regime agevolativo si applica a condizione che i soggetti svolgano attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla creazione e allo sviluppo dei beni immateriali agevolabili.

Costi ammissibili

spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nello svolgimento delle attività rilevanti; 
quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali utilizzati nello svolgimento delle attività rilevanti; 
spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti esclusivamente alle attività rilevanti; 
spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività; 
spese connesse al mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al rinnovo degli stessi a scadenza, alla loro protezione, anche in forma associata, e quelli relativi alle attività di prevenzione della contraffazione e alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare i diritti medesimi.

Per maggiori informazoni: info@theorema.eu

Immagine di una bussola su una carta nautica
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