Transizione 4.0

Con il nuovo decreto “salva conti” viene introdotta una comunicazione ex ante anche per i crediti d’imposta del piano Transizione 4.0


Con il nuovo decreto legge 39/2024, approvato lo scorso 26 marzo dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 marzo, il Governo precisa le modalità di comunicazione a cui le imprese dovranno attenersi per i crediti d’imposta. L’obiettivo del nuovo decreto è quello di tenere maggiormente sotto controllo i conti pubblici, avviando monitoraggio più puntuali.

Vengono infatti fissati i nuovi termini per la fruizione dei crediti di imposta 4.0. Gli incentivi in questione sono quelli che riguardano il piano di Transizione 4.0 e più specificatamente il credito di imposta per investimenti in beni strumentali volto a supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica digitale dei processi produttivi e del credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.

Comunicazione ex-ante

A dettare la nuova linea, è nello specifico l’articolo 6 della norma del nuovo decreto legge 39, recante “misure per il monitoraggio di transizione 4.0”.

Attualmente l’accesso al credito d’imposta previsto dal piano Transizione 4.0 è del tutto automatico: una volta in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, si procede alla compensazione del credito d’imposta in F24 (in tre quote annuali). A carico dell’impresa c’è solo una comunicazione annuale “ex post” la cui mancanza non è stata finora oggetto di sanzioni.

La nuova norma prevede invece l’introduzione di un nuovo onere a carico delle imprese che aspirano a beneficiare dell’incentivo: chi intende fruire del credito dovrà comunicare preventivamente i relativi importi, pena appunto la decadenza.

Ai fini della fruizione dei crediti, si legge infatti nel decreto, le imprese sono tenute a comunicare preventivamente in via telematica l’ammontare complessivo degli investimenti che si intendono effettuare a decorrere nella data dell’entrata in vigore del decreto, la presunta ripartizione negli anni nel credito e la relativa fruizione.

Comunicazione ex post

Inoltre, cambia anche l’attuale comunicazione ex post, che fungerà da “aggiornamento” definitivo della ex ante relativa agli investimenti 2024, includendo anche le modalità di fruizione del credito e diventando condizione necessaria per poter fruire del credito. Sarà un nuovo decreto direttoriale di prossima emanazione a specificare tempi e modalità della nuova comunicazione.

Per quanto riguarda gli investimenti già avviati nel 2023 la norma dispone che la comunicazione ex post (quella “vecchia”) diventi obbligatoria per fruire del credito.

Per maggiori informazioni sul nuovo decreto e sulle modalità di fruizione del credito di imposta, scrivi a info@theorema.eu

Immagine di una bussola su una carta nautica
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